Alba e tramonto

Uno dei momenti più belli (anche se un pò inflazionati) è quello dell’alba e del tramonto. I colori, di solito caldi e saturi, le ombre lunghe e l’alto contrasto rendono questa luce sempre molto accattivante.

PREPARAZIONE

L’intervallo di tempo in cui la luce è migliore non è molto lungo, di solito una mezz’ora, per questo motivo è molto importante trovarsi nel posto giusto. Spesso non c’è la possibilità di cercarne un altro.
Sopralluogo: è buona norma visitare il luogo qualche giorno prima, osservare i posti giusti, provare le inquadrature tenendo conto del punto in cui sorge (o tramonta) il sole, immaginando già quali scatti saranno in controluce e quali a favore di luce.
L’ideale è farlo proprio all’alba (o al tramonto) per scoprire cosa può caratterizzare la scena, ad esempio la nebbia bassa, la rugiada o chi frequenta il luogo durante quelle ore.
Previsioni del tempo: sono sempre utili prima di fiondarsi da qualche parte. Ma non facciamoci scoraggiare, spesso le condizoni più inaspettare sono quelle che regalano le più grandi soddisfazioni.
Preparazione dell’attrezzatura: per l’alba è sempre meglio preparare tutto la sera prima, si può restare qualche minuto in più sotto le coperte e non si dimenticherà nulla a causa della sonnolenza.
Da non dimenticare: treppiedi, batteria di scorta e abbigliamento consono (fotografare surgelati non è molto piacevole).

Islanda – Marzo 2020 – Ore 19.45
Mano libera
Canon 5d Mk IV – Canon 24-70 f/2.8 L II
1/100 s f/5.0
Islanda – Marzo 2020 – Ore 19.15
Mano libera
Canon 5d Mk IV – Canon 24-70 f/2.8 L II
1/160 s f/7.1

IMPOSTAZIONI DELLA FOTOCAMERA

Bilanciamento del bianco: in linea di massima il bilanciamento automatico (AWB) si comporta piuttosto bene.
Se invece vogliamo impostare manualmente per scaldare l’atmosfera, possiamo scegliere una temperatura tra i 5000 e i 6000 Kelvin o impostazioni come Ombra o Nuvolo.
Se infine vogliamo essere precisi al massimo sarà utile un cartoncino grigio neutro al 18%.
ISO: se non vogliamo soggetti in movimento all’interno della nostra inquadratura sempre 100 ISO. Il treppiedi andrà a compensare l’eventuale tempo di scatto lungo.
In caso contrario andrà valutato in funzione del tempo di scatto più adatto.
Diaframma: dipende dal tipo di immagine che si vuole realizzare, se si tratta di paesaggio staremo intorno all’ f/8, se invece pensiamo ad un ritratto, intorno alla massima apertura del nostro obiettivo.
Tempi di scatto: utilizzando un treppiedi non ci si deve preoccupare dei tempi lunghi anche oltre 1 secondo.
Ovviamente se stiamo fotografando un soggetto in movimento il tempo andrà valutato a seconda se cerchiamo un soggetto bloccato e mosso.
Nel caso di tempi lunghi l’unica cosa a cui stare attenti sono le eventuali vibrazioni prodotte dal vento.
Programma esposimetrico: come sempre la lettura a spot sarà più precisa rispetto a quella matrix. Ricordiamoci di controllare di non avere elementi sovraesposti.
Se lavoriamo a spot:
Se siamo in controluce puntiamo la lettura nella zona affianco al sole, non direttamente sul sole.
Se siamo a favore di luce facciamo la lettura sul cielo nella zona vicino alla linea di orizzonte.

NB: se non usate un telecomando per lo scatto a distanza, usare sempre l’autoscatto, per evitare di produrre vibrazioni.
NB II: ricordatevi di disinserire lo stabilizzatore di immagini posto sull’obiettivo.

Bergamo – Dicembre 2014 – Ore 7.50
Treppiedi
Canon 5d Mk II – Canon 24-105 f/4.0 L IS
1/8 s f/10
Bergamo – Dicembre 2014 – Ore 8.15
Treppiedi
Canon 5d Mk II – Canon 24-105 f/4.0 L IS
1/80 s f/10

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *