Di Maura Roberta Orlando

Tim Burton, le origini

Timothy Walter Burton è cresciuto in California in una cittadina americana chiamata Burbank non troppo distante da Hollywood, dai depositi della Disney, della Columbia e della Warner. A Burbank non succedeva quasi mai nulla, per cui Burton traeva ispirazione dagli illustratori classici, dagli animatori stop-motion, dai film kaiu giapponesi e dai periodi di vacanza durante i quali quella città desolata si addobbava di festoni in giro per case e strade. Occupava il suo tempo disegnando, guardava i film di mostri e giocava nel cimitero locale. A 18 anni vinse una borsa di studio messa in palio dalla Disney che gli permise di frequentare il “California Institute of the Arts” a Valencia (California) diventando poi uno degli animatori che si occupò della realizzazione di “Red e Toby – Nemiciamici

Una scena del film Red e Toby – Nemiciamici

Ripensando alla grafica di quel cartone animato non sembra affatto un prodotto realizzato dal Tim Burton che si è poi affermato successivamente, e infatti anche lui non si dichiarava soddisfatto di quel lavoro con protagonisti “tanto carini”, tant’è che nonostante altri suoi film siano stati concepiti negli studi Disney, le sue creature sono state poi sempre caratterizzate dalla sua personale interpretazione e distorsione della figura umana e dei paesaggi.

Uno schizzo di Tim Burton esposto alla mostra

La Mole Antonelliana e il Museo del Cinema

Il Museo del Cinema che si trova nella Mole Antonelliana di Torino è uno dei posti più belli in cui sia mai stata e le atmosfere dark e fiabesche di questo cineasta si coniugano perfettamente con l’architettura onirica di questo luogo che è simbolo di Torino in tutto il mondo. Oltre 520 opere sono distribuite in modo elicoidale lungo la spirale che sembra un set cinematografico ed ha inizio subito dopo la visita generale sul cinema che è in grado di affascinare anche gli ospiti più piccol.

Il Museo del Cinem, mostra permanente

Lo storytelling della mostra, suddiviso in sezioni lineari definite, si sviluppa dal basso verso l’alto in questo luogo che fonde la magia del cinema con la meraviglia dell’architettura.

La mostra di Tim Burton a spirale

Per accedere alla mostra di Tim Burton che si chiuderà il 7 Aprile 2024 è consigliabile acquistare i biglietti, potete cliccare qui per scegliere giorno e orario e pagare il biglietto online.

L’11 Ottobre 2023 il regista è stato anche protagonista di una Masterclass durante la quale ha ricevuto il Premio Stella della Mole come riconoscimento per il suo contributo visionario e innovativo alla storia del cinema e ha poi presentato al cinema “Massimo” Beetlejuice, riproponendo la sua visione in sala dopo ben 35 anni! La scelta della proiezione di questo film non è stata casuale perché il regista aveva appena terminato di girarne la versione 2 in uscita nel 2024.

Appena si arriva in prossimità della Mole Antonelliana non si può non notare il riferimento ad Edward Mani di Forbice, perché nel suo giardino si possono osservare draghi e animali di erba come nel bellissimo film del 1990 con Johnny Depp e Wynona Rider.

Un giardino come in Edward Mani di Forbice

Osservare gli schizzi del protagonista realizzati dal regista fa comprendere quanto sia in genere esplorato l’aspetto dell’illustrazione prima delle realizzazioni cinematografiche

Schizzo di Tim Burton di “Edward Mani di Forbice”

La visita alla mostra inizia nell’Aula del Tempio attraversando un portale e ascoltando le musiche di Danny Elfman, il compositore di Tim Burton.

L’ingresso alla mostra di Tim Burton

Ci si trova circondanti da grandi creature, da schermi giganti che proiettano opere e film e dall’ombra gigantesca del piccolo Vincent, il suo alter ego. Nel piano terra si trova l’esposizione dei suoi schizzi su tovaglioli di carta, simbolo della creatività che il regista esprime ovunque si trovi, mentre man mano che si sale lungo la spirale si ha la possibilità di ammirare appunti, lavori di caratterizzazione dei personaggi, disegni preparatori affiancati da tavole definitive e sculture varie.

Schizzi su tovaglioli di Tim Burton

Sculture di Tim Burton

È proprio una camminata in salita nel mondo magico della sua immaginazione! Ci sono, inoltre, tante opere inedite tramite le quali si può capire quali tendenze musicali, pittoriche e cinematografiche lo abbiano influenzato, come il rock degli anni Ottanta, il cinema espressionista, Méliès, Harryhausen, Vincent Price ed i fumettisti classici.

Illustrazione e Cinema

L’arte visiva è certamente un serbatoio ricchissimo a partire dal quale il cinema può attingere per generare nuove idee. Burton è diventato un maestro dello stop-motion, la tecnica di manipolazione fisica di personaggi e paesaggi tridimensionali e fotografia dei singoli fotogrammi con la quale ha prodotto il famoso Nightmare Before Christmas, diretto da Henry Selick nel 1993

Un disegno di Tim Burton, Nightmare Before Christmas

Parallelamente al cinema, Burton ha sempre disegnato e dipinto: in alcune opere si possono riconoscere creature ispirate a musicisti a lui cari come i Ramones e influenze punk che incontrano il gusto del gotico e del surreale. Tavole esposte che mi hanno molto colpito sono state quelle realizzate per Batman, un film che risultò il più artistico del filone, con la scena di Joker interpretato da Jack Nicholson che assaltava un museo d’arte ma si fermava di fronte a un dipinto di Bacon perché “era il suo genere”..! A livello di narrazione, un legame fortissimo tra illustrazione e cinema emerse attraverso la storia Big Eyes che raccontava le vicende di una pittrice realmente esistita tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Margaret Keane, il cui talento fu sfruttato dal marito che si fingeva autore di quelle opere d’arte dal valore sempre più alto.

Ripensando alle tante sue opere, si può certamente affermare che Burton abbia inventato un genere cinematografico ibrido, altamente contaminato dalla magia dell’illustrazione.

Un dipinto di Tim Burton, Batman

In conclusione

Se siete amanti di cinema, arte e dell’immaginario gotico, romantico e fumettistico che questo artista è riuscito a creare non perdete l’occasione di visitare questa mostra bellissima, ma ricordate che è visitatissima e che è altamente consigliabile l’acquisto online che vi garantirà di poter accedere nel giorno e nell’orario che più vi sarà comodo. Non mi resta che augurare a chi deciderà di partire… buon viaggio! Per me è terminato ma per voi potrà essere l’inizio di una nuova avventura.

Schizzo di Tim Burton

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